Due altari successivi, l’uno probabilmente coevo alla costruzione della cappella (fine Duecento), il secondo quattrocentesco, che si inglobano l’uno nell’altro, rispettandosi. Hanno due finti paliotti ad affresco, diversi, riccamente decorati. Con i secoli la loro coerenza mostra i segni del tempo… Sarebbe giusto decidere per l’uno o per l’altro ? Farne perire uno a vantaggio dell’altro ? Il tempo ci restituisce questa immagine composita, che i restauratori non possono che fissare e mettere in evidenza. La prima fase è quella della ricompattazione, con paste stuccanti, della struttura. La seconda è quella, delicata, dell’integrazione delle lacune, con la sapienza del pennello e della tempera. ottobre 2019 – Il restauro
Comments (0)