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Le principali tappe dei lavori
Cos'è San Bernolfo
San Bernolfo è l’antica cappella che ha ospitato la tomba del patrono della città di Mondovì, con affreschi trecenteschi ancora sotto scialbo e un retablo quattrocentesco di grande pregio e fascino.
Ma non solo.. è
- un luogo antico: vi passava un’antica strada fin da prima della fondazione della città, v’è una lapide romana, ed ha ospitato la sepoltura di un santo che la tradizione vuole martirizzato prima dell’anno Mille. Prima che la città fosse, S.Bernolfo c’era. Segno della fede tramandata, non inventata ex novo, ma ricevuta dai secoli che ci hanno preceduto. E’ insomma un luogo eminente, un luogo denso di segni della storia.
- un luogo importante per la comunità tutta, non solo di quella religiosa: è stata infatti per secoli il sancta sanctorum della città di Mondovì, sede della tomba del suo santo patrono, meta di un pellegrinaggio insieme religioso e civile.
- un luogo di sosta e di ristoro: lungo la strada Morozzenga, nel punto di arrivo del legname della fluitazione dalle Valli, lungo la via tra Mondovì e Villanova, asse economico tradizionale ed oggi anche la via dei turisti che d’inverno raggiungono le piste da sci o le seconde case, e d’estate vanno in montagna nelle Valli monregalesi.
- un luogo d’arte e di bellezza: dalla misteriosa abside trecentesca ancora in buona parte da scoprire alla Madonna dell’Uccellino ed al Cristo Malinconico del tardo Quattrocento. Un’arte dalla grazia sorprendente.
- un luogo di guarigione: sede di un lazzaretto durante la peste del 1630, dove venivano curati i malati – come testimoniano i due caducei, simboli di guarigione, graffiti sulle colonne esterne – , e insieme luogo di frontiera, fuori della cerchia delle mura della città e insieme sua porta di ingresso.
- un luogo di confine: aperto a chi viene da fuori, che mostra però già i tesori della città, a servizio degli “esterni”: i suoi santi patroni, la bellezza della sua Madre. Una specie di “atrio dei gentili” rivolto ed accogliente verso chi viene da fuori, a chi è bisognoso di beni materiali e spirituali.
- un luogo amato: centro oggi di attenzioni da parte degli abitanti del quartiere e di tanti appassionati, occasione di aggregazione e di impegno. E’ compreso tra i Luoghi del Cuore del FAI per il 2017.
Tutto questo insieme.
Di seguito alcune immagini della cappella prima degli interventi.